August 24, 2011

"L'estate sta finendo" - Various artists

From AcidiViola:

"E anche quest'anno L'estate sta finendo. Non si sa se è un bene o no, ma per noi di A/v è una buona scusa per mettere insieme quaranta gruppi e portare alle vostre orecchie altrettanti brani.
Un ciddì dannatamente rumoroso, questo primo ciddì. Si parte coi Butcher Mind Collapse e la loro the forgetter, un lento/veloce avanzare a due voci, post-hardcore con sprazzi d'elettronica tra Blood Brothers e pAper chAse; si passa poi ai Mombu, neonato incontro tra Luca Mai (Zu) e Antonio Zitarelli (Neo), una sorta di danza africana che incontra il noise e il death metal, solo con l'uso di sax e batteria; la terza traccia, opera dei pugliesi Bokassà, vede i Don Caballero a caccia di elefanti, tra math, danze tropicali e rumore; i Common Deflection Problems, cervelli partenopei in fuga a Londra, ci regalano l'inedito kasbah a cavallo tra math e noise; la siciliana PepiBand porta a spasso un bipedestop'n'go-dipendente; l'accordo iniziale, poi, di the ship di The Mantra Above the Spotless Melt Moon ferma il rumore fatto finora, portandoci su binari post-rock per voce femminile; e su binari post (anche se più figlio di gruppi come65daysofstatic) ci rimaniamo anche con darfur, secondo inedito, questa volta dei Death of Emily Dickinson; e tralasciando le voci e le distorsioni, teniamo solo l'elettronica del gruppo precedente trovandoci così ad ascoltare retour à alphaville di Fucksia, terzo inedito, una sorta di intermezzo che introduce alla parte elettronica; ed elettronica è, tra new wave e drum'n'bass, na deiDelay_House, come una classe dell'asilo che coverizza i Detonazione; e immaginate questa classe dell'asilo, dopo quasi vent'anni: è così che suona beetwin mountain degli Everybody Tesla tra mille Animal Collectiv-osità; restando sempre sull'elettronica, sconfinando però nel funk, troviamo bigfoot deiTubax, una colonna sonora per un poliziesco suonata su vecchi commodore 64; ricompare il rumore coi The Bad Mexican, nu-prog dal retrogusto sud americano per maiali e feedback; rumorosa poi, lo è di certo lsd soundsister del duoSchillaci/Lagomasino, no wave basso e batteria, quattro minuti abbondanti d'anarchia; gli Astolfo Sulla Luna, ci portano sulla luna davvero, dove iMassimo Volume incontrano i Disciplinatha; e poi una nostra vecchia conoscenza, i ciociari Bandwidth, con una manciata di rumorosi secondi "...against Gheddafi". Per La Chanson De Roland l'incontro è tra Jesus Lizard eShellac, per un buon noise-rock live in sala prove; i Supergonzo, con pochi secondi, scatenano un terremoto con l'epicentro nelle vostre orecchie; con i So.Loancora gli Shellac, tra decine di stop'n'go e una flotta volante di mosche pronta a divorarti; coi Poptones, ancora rumore, ancora ciociaria così come i colleghi d'etichetta Bandwidth; mentre i Kelvin, con il loro house-noise, portano in scena i synth; e il finale post-burlesque, tra synth e due voci, dei Blown Paper Bags conclude degnamente (appena) il primo cd.
Forse non è proprio vero che l'estate sta finendo, o almeno, non è che deve per forza finire. È questo che potrebbe far pensare la prima traccia: highwave stardegli Ava Kant, un pò di sano surf da apprezzare già solo per il titolo; i Shelly Johnson Broke My Heart ci offrono del buon punk-rock dalla voce femminile, a metà tra Sleater-Kinney e Splendora; e se poi immaginate un gruppo shoegaze che si diverte a fare punk'n'roll dal retrogusto new-wavesco, otterretehope for youth dei Culture Wars; i Cartavetro, in tre, da Genova, rimangono sempre sul post-punk dal retrogusto new wave; e ancora new wave con gli At The Weekend, tra Duran Duran e The Killers. Il primo inedito del secondo ciddì è opera dei Teenage Riot, sette minuti ad altalenare tra momenti calmi ed esplosioni distorte; con gli Aden fa il suo ingresso il vero punk, divertente, che ti cattura e ti fa muovere; con i Glitterball e la loro in a rain of rainbows il punk si trasferisce in discoteca; e con gli umbri Trans Vz non solo si porta il punk in discoteca, ma lo si porta anche indietro nel tempo, il risultato è una sorta di punk-newwave tutta da ascoltare. I Versailles con i Devo nel cuore (e un pò anche Ex Drummer) ci propongono la loro versione di Mongoloid; e ancora punk è con i Do Nascimiento, anche se per maggiore correttezza dovrei dire emocore; e poi c'è l'hardcore punk automobilistico del Controllo Elettronico della Velocità, tra citazioni di Jovanotti(!) e Sonic Youth; il doom-punk dei Gazebo Penguins a fare casino; l'indie-punk degli Hot Fetish Divas, dove Craig Nicholls si diverte con gli Arctic Monkeys; e il ritorno dell'emocore, con i Verme e la loro va tutto malone. Con i Maraiton si abbandona un pò il punk e ci si incazza, tra qualcosa di matematico, stop'n'go, due bassi e una batteria; ci pensa La Rivolta a portare di nuovo in scena il punk, anche se solo per poco, riuscendo a farci rimpiangere iMinistri del primo album; e punk, anche se acustico, è ashamed dei Jolly Jolly Doowhacker, vicini di casa dei Merci Miss Monroe; e cosa c'è di più adatto di un brano chiamato shut it up per chiudere una compilation? niente, ecco appunto. A farlo ci pensa il lebbroso Luke Lukas.